2 aprile - Giornata per la consapevolezza sull'autismo
- psicocretellachiar
- 27 mar 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Quale giornata migliore per sfatare alcuni miti sull'autismo?
Iniziamo subito!
1. NON è una malattia, ma un disturbo del neurosviluppo, caratterizzato da difficoltà nella comunicazione, nella relazione e da stereotipie, interessi selettivi e ripetitivi e perseverazioni, che si manifestano come una profonda paura per le novità.
2. NON è causato dai vaccini; l'associazione è semplicemente temporale. Nel periodo in cui il bimbo riceve le vaccinazioni, si fanno piú evidenti alcune difficoltà e, nello sviluppo, si palesano le prime differenze rispetto ai coetanei: quella forbice di distacco si inizia ad allargare, ma era già presente
3. Non se ne conoscono ancora le cause, ma sicuramente non sono dovute all'ambiente in cui si cresce, per cui l'ipotesi che vedrebbe le cosiddette "mamme frigorifero" come causa dell'autismo sono state ampiamente smentite scientificamente. Certo, l'ambiente poi è fondamentale per la qualità di vita del bambino, tanto che terapie adeguate, soprattutto basate sull'ABA (Applied Behaviour Analysis) si sono dimostrate particolarmente efficaci per il trattamento.
4. L'autismo non è sempre uguale: oggi la diagnosi riconosce il disturbo all'interno di uno "spettro" in base al funzionamento e al grado di autonomia della persona. Rientra nella classificazione, infatti, anche quella che una volta era classificata come "sindrome di Asperger", per cui si può presentare lungo un ampio raggio di gravità. Proprio per questo in alcuni casi l'autismo può venire diagnosticato tardivamente, anche in adulti che non avevano avuto eccessive difficoltà nella crescita; questo perché oggi, rispetto al passato, c'è una maggiore sensibilità sul tema e si sono ampliate notevolmente le conoscenze scientifiche a riguardo
5. Una cosa che spesso si ignora è che l'elaborazione sensoriale è diversa: può essere presente un'ipersensibilità che può riguardare uno o più organi di senso. Per questo motivo, alcuni rumori a cui di solito non facciamo caso possono produrre un profondo disagio nelle persone con autismo, così come il contatto fisico, i cambiamenti di temperatura, alcune luci e addirittura determinati sapori, per cui spesso l'autismo è accompagnato da una rigida selettività alimentare. Potrebbe essere presente inoltre un'iposensibilità, ad esempio nell'apparato vestibolare che regola il movimento e l'equilibrio, il che spiega come saltelli e flapping siano molto comuni, in quanto utilizzati per avere una maggiore percezione del movimento.
6. NON parliamo di autistici, ma di persone CON autismo!

Questo fa una grandissima differenza a livello umano e interpersonale: solo così potremo considerare un bambino o un essere umano in generale al di là delle proprie difficoltà, senza classificarlo e definirlo esclusivamente in base i suoi limiti. Ognuno di noi ha le sue potenzialità e spesso l'altro ci sorprende, ma potremo vederne le doti straordinarie soltanto se lo considereremo prima di tutto... PERSONA!
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